Domenica 30 settembre 2018 ore 21:00
PINEROLO (TO), Sala concerti Italo Tajo – Ingresso € 15,00 Intero – € 10,00 Ridotto
La rassegna musicale “Le stagioni di Bach” si apre ufficialmente con il primo appuntamento dedicato a due belle e funamboliche composizioni di Antonio Vivaldi, il Concerto per Flautino in Do maggiore e la “Follia” e a due tra le più celebri composizioni per formazione orchestrale di Johann Sebastian Bach: il Concerto Brandeburghese n°5 in Re maggiore BWV 1051 e l’Ouverture (Suite) n°2 in Si minore BWV1067.
Nella sua forma strutturale il Concerto per Flautino e archi in Do maggiore RV 443 corrisponde in maniera assoluta al tipo del concerto solistico veneziano, di cui Vivaldi è ritenuto l’autorevole iniziatore: due veloci movimenti esterni e un lento movimento intermedio, ciascuno dei quali è suddiviso in alternanti episodi di “tutti” e solistici. I “soli”, di un virtuosismo estremo, rivelano chiaramente con la successione di arpeggi, accordi spezzati, scale e figurazioni, la loro provenienza da tecniche di esecuzione violinistiche. Nonostante l’autore non avesse una forte inclinazione per il flauto dolce e il flautino, questo concerto, anche considerato un’opera occasionale, dimostra ancora una volta che Antonio Vivaldi è da ritenersi senza dubbio uno tra i più grandi compositori del settecento.
Le “12 Suonate da camera a tre, due violini e violone o cembalo, Op.1”sono una composizione del 1705 di Antonio Vivaldi, dalla quale stasera verrà eseguita la Triosonata numero 12 in re minore RV 63, detta “La Follia”, un insieme di variazioni sul famoso Tema popolare portoghese della fine del XV sec.
Il Tema della Follia viene esposto con un Adagio, seguito da 19 variazioni di 16 misure ciascuna, tutte in re minore.
La melodia è semplice e lineare, ma in alcune di queste variazioni i due violini si rimandano a vicenda incisi di temi melodici, giocando in omoritmia e a distanza di terze, in altre il primo violino si stacca dal tessuto sonoro, lasciando le altre due parti assumere un semplice ruolo di sostegno armonico.
Il concerto Brandeburghese n5, composto nel 1721, certamente il più moderno dei sei per forma e organico strumentale, è da considerarsi il primo concerto per “Piano” della storia della musica.
Gli altri due strumenti solisti subordinati al cembalo sono il violino, solista per eccellenza, e il flauto traverso, che proprio in quel periodo iniziava a soppiantare il brillante flauto dritto in virtù della sua sonorità morbida, dalle ricche possibilità dinamiche.
Nel primo movimento, dopo un’alternanza tematica giocosa enunciata da violino e flauto, viene affidata al cembalo una lunga cadenza virtuosistica, la prima e unica di tale rilevanza in tutta la musica barocca. Il secondo movimento è un dialogo affettuoso tra violino e flauto, accompagnati dal cembalo con l’orchestra che tace.
L’allegro conclusivo è cadenzato da un ritmo di giga in stile imitativo in cui il cembalo continua a muoversi nella veste principale di strumento concertante.
Il termine musicale francese”Suite” sta ad indicare una serie di movimenti, più precisamente intesi come danze. Bach stesso non definì mai le sue Suites come tali, ma dall’importante primo movimento, denominò “Ouvertures” queste composizioni, le ultime di questo genere ancestrale.
Composta nello stesso anno del Concerto, la Suite ha un organico per flauto traverso, due violini,viola e basso continuo.
Dopo l’Ouverture iniziale, tripartita e nel tipico stile puntato “alla francese” che da sola dura quasi quanto il resto dell’opera, ci si trova nell’atmosfera danzante del Rondeau in forma di Gavotta, per poi essere trasportati nel passo misurato di una grandiosa Sarabanda.
La tempestiva Bourrée I e la delicata Bourrée II apportano alla danza un’altra intensificazione che sfocia nella delicata e fiera Polonaise col suo “Double”.
Infine il Minuetto, nell’eleganza del suo passo classico, ci conduce al brano più celebre, la Badinerie, un divertimento di bravura per flauto traverso che Bach aggiunge quasi a supplemento del concerto.
Il Direttore ArtistIco Riccardo Bertalmio
Programma
ANTONIO VIVALDI (1678 – 1741)
Concerto “PER FLAUTINO E ORCHESTRA IN DO MAGGIORE” RV443 (Allegro non molto – Largo – Allegro)
Sonata “OP. 1 N. l2 IN RE MINORE “LA FOLLIA” RV63
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 – 1780)
Concerto “BRANDEBURGHESE N.5 IN RE MAGGIORE” BWV1050 (Allegro – Affettuoso – Allegro)
OVERTURE PER ORCHESTRA N. 2 IN SI MINORE BWV1067
Overture – Rondeau – Sarabande – Burrée 1 e 2 – Polonaise e Double – Menuet – Badinerie
Esecutori
Ensemble Strumentale Frau Musika
Manuel Staropoli, flauti
Efix Puleo e Daniela Godio, violini
Gerardo Vitale, viola
Margherita Monnet, violoncello
Alberto Lo Gatto, violone
Luca Antoniotti, cembalo